L'ultrasuono è definito come una vibrazione acustica con frequenze sopra il limite di quelle udibili (cioè maggiori di 20.000 Hz).
Gli ultrasuoni a scopo terapeutico vennero introdotti e studiati in modo siste-matico nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. In Italia si diffuse-ro immediatamente e molti nostri studiosi hanno contribuito in modo determinan-te alla ricerca sperimentale e clinica in questo campo.
Gli ultrasuoni si diffondono sotto forma di onde di compressione-decompres-sione con movimento di va e vieni delle particelle del mezzo di trasmissione, parallelo alla direzione delle onde di propagazione.
Gli ultrasuoni vengono prodotti artificialmente tramite l'effetto piezoelettrico sfruttando o un quarzo o un disco di materiale ceramico. Applicando delle cari-che elettriche sulle facce di una lamina di quarzo si ha la compressione del cri-stallo, invertendone il senso se ne ottiene l'espansione. Sottoponendo il quarzo ad un campo elettrico alternato si ottiene, pertanto, un alternarsi di compressioni e di espansioni del cristallo con la produzione di una serie di vibrazioni usate in terapia. Quando le onde ultrasonore viaggiano attraverso il tessuto, perdono una certa porzione della loro energia: è questo un processo conosciuto con il nome di attenuazione. L'attenuazione nel tessuto è prodotta da molti meccanismi: l'as-sorbimento, la divergenza del raggio a la deflezione. L'assorbimento è la causa principale dell'attenuazione degli ultrasuoni. L'energia ultrasonora viene assorbi-ta dal tessuto ed è alla fine convertita in calore. Per la maggior parte dei tessuti, l'attenuazione aumenta all'aumentare della frequenza, così un segnale di 1.0 MHz penetrerebbe più profondamente di un segnale di 3.0 MHz, a causa della attenuazione più bassa nel tessuto. La divergenza del raggio è il grado in cui il raggio si disperde dal trasduttore. La divergenza del raggio diminuisce all'au-mentare della frequenza e quindi un segnale a frequenza più alta ha un raggio più focalizzato. La deflezione include il processo di riflessione, rifrazione e dispersione. Un apparecchio per ultrasuonoterapia è costituito principalmente da un generatore di corrente alternata (tipicamente 1 MHz e/o 3 MHz) che alimenta, tramite cavo, una testina di trattamento emittente in cui è inserito un trasduttore (disco piezoelettrico o lamina al quarzo) che converte l'energia elettrica in ener-gia meccanica (vibrazioni acustiche) che vengono trasmesse ai tessuti.
Disponibile sui seguenti prodotti
Programmi Ultrasuoni Terapeutici
Attenzione: le informazioni riportate in questa pagina sono puramente indicative. Vi preghiamo di rivolgervi al nostro servizio assistenza al numero 800 699 769 per ricevere ulteriori ragguagli.
Se vuoi avere maggiori informazioni sui prodotti Sonimed, o per fissare un appuntamento con un nostro incaricato per provare di persona l'efficacia dei trattamenti chiama il numero
Oppure lasciaci il tuo numero di telefono e verrai ricontattato al più presto dai nostri incaricati.