Cos’è l’ultrasuonoterapia?

Frequenze ultrasuoniPer capire come funziona la terapia a ultrasuoni, dobbiamo partire da alcuni principi scientifici che riguardano il corpo umano e gli ultrasuoni.

Quando sentiamo dei suoni, questi sono solo onde di particelle che si propagano nell’aria.
Quando il suono è acuto significa che le particelle si muovono più rapidamente, e quando è più basso le particelle si stanno muovendo più lentamente. Questo movimento è chiamato frequenza del suono, misurata in Hertz (Hz) – il numero di onde al secondo.

Come esseri umani, possiamo sentire suoni compresi tra 20Hz a 20.000 Hz, mentre altri animali come elefanti e delfini possono sentire frequenze molto più basse e più alte, rispettivamente.

Considerando questo, è relativamente semplice capire come funziona la terapia a ultrasuoni. Se ti sei mai trovato vicino alla fonte di un suono molto forte (la cassa dello stereo a volume massimo?) probabilmente hai percepito vibrazioni sul tuo corpo.
Questo perché le onde sonore stavano fisicamente spingendo l’aria intorno a te.

La terapia a ultrasuoni funziona allo stesso modo, solo usando suoni a frequenze che il nostro orecchio non può udire.

Inizialmente, l’uso terapeutico degli ultrasuoni è stato approvato per stimolare la guarigione delle ossa.
Da allora moltissime ricerche sono state condotte per indagare la sua efficacia nelle lesioni e nelle malattie umane e per analizzare i suoi effetti molecolari.

Molte ricerche puntano alla capacità della terapia a ultrasuoni di alterare le molecole chiave all’interno del corpo umano coinvolte nell’infiammazione (ad esempio, COX-2), nella crescita (ad esempio, BDNF) e nella divisione cellulare (ad esempio, MAPK). Alterando queste molecole, le cellule possono partecipare più efficacemente al processo di guarigione delle lesioni.

Queste onde sonore quando interagiscono con le diverse strutture del corpo causano attrito, l’attrito causa calore ed il calore crea una risposta da parte dell’organismo.

Come l’applicazione di impacchi caldi sulla pelle aumenta il flusso sanguigno, così anche la creazione di calore con gli ultrasuoni – tranne per il fatto che le onde ultrasoniche possono penetrare fino a 5 centimetri di profondità nel corpo.

Questo aumento del flusso sanguigno porta con sé ossigeno e diversi altri fattori di guarigione che si trovano nel sangue.

Nella clinica, ci sono tre parametri principali da considerare quando si usa la terapia a ultrasuoni – la frequenza, la potenza e il ciclo di lavoro del generatore di ultrasuoni (la macchina che crea gli ultrasuoni).

Il ciclo di lavoro si riferisce a quanto spesso il generatore di ultrasuoni crea onde ultrasoniche. Più spesso le onde sono generate, più forte è l’effetto di riscaldamento, più aumenta il flusso sanguigno.

La frequenza si riferisce a quanto sono veloci le onde ultrasoniche. Più alta è la frequenza, meno profondamente possono penetrare e viceversa.

La potenza, misurata in Watt per centimetro quadrato (W/cm2), denota quanto saranno forti le onde e quanto sarà significativo il loro effetto sui tessuti.

Per le parti del corpo particolarmente doloranti o sensibili un ciclo di lavoro tale da indurre una bassa quantità di riscaldamento potrebbe essere preferibile, per non esacerbare il dolore.
Comunemente, un ciclo di lavoro del 20% verrebbe utilizzato in queste circostanze

Per le parti del corpo che sono vicine alla superficie della pelle (ad esempio, i muscoli della spalla), viene solitamente utilizzata una frequenza più alta di ~3000000 Hz. In confronto, le parti più profonde (ad esempio, i muscoli della cuffia dei rotatori) possono avere bisogno di frequenze più vicine a 1000000 Hz.

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Ci sono molti protocolli diversi utilizzati a seconda del tessuto che è mirato e la condizione del tessuto (ad esempio, dolente, ferito, rotto, ecc.). Di seguito sono riportati alcuni protocolli comuni ben descritti e universalmente applicati:

Condizione Frequenza (MHz) Ciclo di lavoro (%) Potenza (W/cm2)
CondizioneGuarigione ossea Frequenza (MHz)1,5 Ciclo di lavoro (%)20 Potenza (W/cm2)0,3
CondizioneGuarigione dei tessuti molli Frequenza (MHz)3 Ciclo di lavoro (%)N/A Potenza (W/cm2)<1
CondizioneDanni cerebrali Frequenza (MHz)1 Ciclo di lavoro (%)5 Potenza (W/cm2)0,05
CondizioneTendiniti Frequenza (MHz)1-3 Ciclo di lavoro (%)N/A Potenza (W/cm2)0,1-3
CondizioneInfiammazioni Frequenza (MHz)1,5 Ciclo di lavoro (%)100 Potenza (W/cm2)0,03-0,1
CondizioneTumori Frequenza (MHz)0,8-4 Ciclo di lavoro (%)N/A Potenza (W/cm2)400-10.000

 

Cosa si può curare con l’ultrasuonoterapia?

Gestione del dolore, lesioni e mobilità

L’utilizzo di gran lunga più diffuso della terapia a ultrasuoni è nel trattamento del dolore, delle lesioni e della ridotta mobilità.
Qualsiasi problema, da una schiena dolorante a tendini e legamenti strappati e una spalla congelata, può beneficiare enormemente dell’uso terapeutico degli ultrasuoni.

Mal di schiena, lombalgia

Ultrasuoni per lombalgiaIl dolore lombare è un disturbo fin troppo comune, che la maggior parte delle persone riferisce di aver provato almeno una volta nella vita. Il mal di schiena può essere causato da una miriade di problemi come traumi muscolari, compressione discale e lesioni gravi.

Gli ultrasuoni terapeutici sembrano essere molto efficaci nel trattamento di quello che viene definito dolore lombare aspecifico, cioè quel dolore alla schiena che si manifesta senza alcuna causa apparente.

Una recente revisione di letteratura scientifica del 2021 ha esaminato tutti gli studi sulla terapia a ultrasuoni pubblicati tra il 2005 e il 2020 che intendevano trattare il dolore lombare. Ciò che hanno trovato è che tutti gli studi, che vanno da 3 settimane di terapia a 6 mesi, hanno riportato un miglioramento del dolore lombare non specifico.

All’interno di questi studi erano evidenziati anche rapporti sull’aumento del range di movimento, del miglioramento della disabilità fisica, e del miglioramento della qualità della vita in chi soffre di lombalgia.

Anche se non è completamente compreso come la terapia a ultrasuoni allevii il dolore lombare, coloro che ne beneficiano non fanno domande…

Discopatia lombare

La discopatia lombare è un problema specifico delle vertebre nella parte inferiore della colonna vertebrale, ed è considerevolmente più grave e più complicato da trattare rispetto alla lombalgia non specifica.

Questo perché, spesso, la discopatia è causata da una degenerazione delle vertebre stesse, che porta all’instabilità della colonna vertebrale e al dolore – di solito dovuto alla sopraggiunta ernia.

Uno studio che ha esaminato gli effetti di riduzione del dolore della terapia a ultrasuoni nella discopatia lombare ha scoperto che i pazienti hanno sperimentato riduzioni significative del dolore e aumenti della qualità di vita che durano fino a 3 mesi. Questo è stato sperimentato dopo due settimane di 5 sessioni a settimana di terapia a ultrasuoni.

Artrite

Ultrasuoni per artriteUn’altra forma comune di dolore quotidiano, soprattutto nelle popolazioni più anziane, è il dolore osteoartritico – la forma più comune di artrite e uno dei maggiori contributori alla diminuzione della qualità della vita degli anziani.

Una recente revisione della letteratura scientifica ha esaminato 114 studi che hanno valutato gli effetti della terapia a ultrasuoni sull’osteoartrite del ginocchio.

Da questi studi, la revisione afferma che la terapia a ultrasuoni è efficace per alleviare il dolore, la rigidità e le difficoltà fisiche (ad esempio, la deambulazione) legate all’osteoartrite del ginocchio.
Inoltre, molti studi supportano l’idea che gli ultrasuoni possano aiutare a guarire la cartilagine nelle articolazioni colpite dall’osteoartrite.

Si pensa che questo sia causato dalla rigenerazione della cartilagine e dalla riduzione dell’infiammazione cronica che la terapia a ultrasuoni può causare.

Lesioni ai tendini

I tendini sono i tessuti fibrosi che collegano i muscoli alle ossa. Se si allungano troppo o vengono usati troppo, possono sperimentare infiammazione e dolore, portando a una riduzione della mobilità.

Questo tipo di lesioni sono tra le più frequenti nelle cliniche di terapia sportiva. La terapia convenzionale per questo tipo di lesioni è il riposo e lo stretching. Tuttavia, il principale fattore limitante nel recupero dei tendini è la loro mancanza di un adeguato flusso sanguigno – è qui che gli ultrasuoni possono aiutare.

Ci sono sempre più prove che gli ultrasuoni possono essere utili per aiutare questi tessuti a recuperare dopo una lesione.
Per esempio, uno studio ha esaminato quanto bene i tendini del braccio sono guariti con diverse terapie ad ultrasuoni rispetto alla terapia convenzionale di riposo.

Ciò che hanno trovato è che solo circa il 25% dei pazienti che hanno riposato hanno sperimentato un buon recupero. In confronto, ~75% dei pazienti sottoposti a terapia a ultrasuoni hanno recuperato molto meglio dal loro infortunio.

Tensioni e dolori muscolari

L’esercizio frequente e vigoroso può portare a un estremo indolenzimento muscolare, ostacolando ulteriori allenamenti o addirittura portando a un’inabilità temporanea nella vita quotidiana.

Riscaldare i muscoli con creme e impacchi di calore è un rimedio ben noto per questo tipo di dolore. Tuttavia, utilizzando protocolli di terapia a ultrasuoni, il dolore può essere del tutto evitato.

Ricercatori giapponesi hanno scoperto che l’applicazione di un dispositivo a ultrasuoni operante a 3 MHz e 1,5 W/cm2 per 10 minuti prima dell’esercizio può ridurre significativamente l’indolenzimento muscolare e la rigidità post esercizio.

Tumori

Un’applicazione relativamente nuova della terapia a ultrasuoni è il trattamento delle crescite tumorali.

Contrariamente ad altri usi per facilitare la guarigione, qui le onde ultrasoniche sono usate per distruggere le cellule cancerogene senza bisogno di un intervento chirurgico.
Di conseguenza le onde sono molto più forti e producono una risposta decisamente più consistente nel corpo. Per questo motivo, l’uso degli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU) sugli esseri umani è attualmente molto limitato dalle autorità sanitarie, dato che i primissimi studi che li hanno provati sugli esseri umani hanno talvolta riportato ustioni e danni ai nervi.

Tuttavia ci sono dati promettenti da una manciata di studi clinici.

Riduzioni delle dimensioni del tumore tra il 27 e il 63% sono state riportate in diversi studi tra il 2002 e il 2012. Questi trattamenti erano anche associati a tumori di dimensioni inferiori fino a due anni dopo la procedura. Attualmente, i protocolli sono stati migliorati, e l’effetto collaterale più comune, che si verifica circa l’1,7% delle volte, sono le ustioni della pelle.

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